Candidatura di Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale
SITO CANDIDATO DALLO STATO ITALIANO SU PROPOSTA DELLA
REGIONE SICILIANA E DELLA FONDAZIONE PATRIMONIO UNESCO SICILIA
Scheda del prof. AURELIO ANGELINI, direttore del progetto e coordinatore del dossier di candidatura
Sito seriale
“PALERMO ARABO-NORMANNA E LE CATTEDRALI DI CEFALÙ E MONREALE”
Nel 1996 lo Stato italiano ha inserito nella lista propositiva italiana il sito denominato “Centro storico di Palermo, Orto botanico e Complesso di Monreale”. Nel corso degli anni, la lista propositiva depositata presso l’UNESCO, comprendeva la proposta modificata, inserita il 6 giugno 2001,riguardante “Palermo e la cattedrale di Monreale”, con riferimento ai criteri UNESCO ii, iv e v. Tuttavia, a seguito di informazioni acquisite presso il competente ufficio italiano UNESCO e a seguito di verifiche circa i beni da candidare e in considerazione dei più recenti indirizzi segnalati dall’Unesco, tale proposta è andata modificandosi nel tempo. La VII Commissione- Cultura, scienza e istruzione ha, infatti, rappresentato che la più recente strategia portata avanti dall’UNESCO ha come obiettivo una più ampia rappresentanza dei beni (in termini di tipologie, ambiti cronologici, aree geografiche), prediligendo quindi siti relativi a contesti, periodi storici e Stati poco rappresentati.
Al fine di rispondere meglio a tali indirizzi, valutate le peculiarità culturali dei luoghi in parola, si è suggerito di focalizzare l’attenzione piuttosto che sul valore di centri storici e monumenti, molto rappresentati, su un ambito storico culturale poco rappresentato, integrando la proposta con l’inserimento di Cefalù.
E’ stato così individuato il sito seriale “Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”. La successiva documentazione presentata a supporto della nuova proposta dell’sito seriale arabo- normanno,ha consentito l’inserimento nella Lista propositiva italiana.
Il 27 luglio 2009 è stata presentata da un parlamentare nazionale una risoluzione alla VII Commissione Cultura, scienza e istruzione, volta ad impegnare il Governo ad adottare tutte le iniziative utili per sostenere e accelerare il processo di inserimento del complesso monumentale arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale nella lista del patrimonio mondiale.
Ilpasso successivo è stata la visita, nel marzo 2010, di una delegazione della Commissione Cultura della Camera dei Deputati nei siti arabo-normanni di Palermo, Cefalù e Monreale.
Il 26 gennaio 2011 all’Assemblea Regionale Siciliana – alla presenza del suo Presidente – si è svolto un incontro al quale hanno partecipato le Istituzioni Regionali, le amministrazioni locali, nonché esponenti delle istituzioni laiche e religiose, compresi i movimenti e le associazioni della società civile e del mondo della cultura, con l’obiettivo di supportare la proposta di candidatura per l’iscrizione dell’sito seriale “Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”. Un’evidente manifestazione di impegno a promuovere la candidatura da parte di tutte le Istituzioni, ma anche della più ampia rappresentanza del tessuto economico, sociale culturale dei tre comuni interessati dal progetto UNESCO, con la quale il comitato tecnico-scientifico,impegnato nella redazione del Piano, ha tessuto una fitta rete di incontri tecnici di lavoro.
Il Dossier di Candidatura e il Piano di Gestione rappresentano idocumenti fondamentali, il primo per il riconoscimento dei valori universali, eil secondo, per la gestione del bene che ne assicuri la conservazione/valorizzazione nel tempo.
In Italia il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha istituito, con il decreto del 27 novembre 2003, la “Commissione consultiva peri Piani di Gestione dei siti UNESCO” che ha provveduto ad elaborare le “Linee guida per i Piani di Gestione” che sono state presentate durante la Seconda Conferenza Nazionale dei siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale che si è tenuta a Paestum il 25 e 26 maggio 2004.
Nella redazione del Piano di Gestione per “Palermo Arabo-Normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale”, sono state prese in considerazione le indicazioni guida elaborate dalla Commissione Nazionale Siti UNESCO e Sistemi Turistici Locali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è stato necessario apportare delle implementazioni al modello per rendere questo strumento gestionale adeguato alle esigenze territoriali, storico-monumentali ed economiche delle diverse città che compongono l’sito seriale.
I fondamenti prioritari sui quali si è proceduto alla redazione del Piano di Gestione: la dichiarazione del valore universale che rende il sito unico o di eccezionale valore mondiale; uno studio aggiornato in merito ad una corretta tutela e valorizzazione di tale Patrimonio dell’Umanità. Per questo motivo, nella prima parte di questo Piano di Gestione, è proposta un’attenta riflessione sulle motivazioni che si avanzano per l’iscrizione nella Lista Patrimonio Mondiale e sono evidenziate le caratteristiche storiche, artistiche,culturali che contraddistinguono tali siti rendendoli unici e inestimabili. In questa prima sezione, inoltre, vengono presentati i soggetti responsabili della redazione del Piano di Gestione e sono individuati i principali soggetti, pubblici e privati, coinvolti nella definizione delle strategie operative e nella programmazione delle linee di intervento: sia soggetti istituzionalmente coinvolti in qualsiasi progetto di intervento sui territori in questione, sia Enti o altre istituzioni/associazioni a vario titolo coinvolti nella progettazione e attuazione di tale Piano. La volontà di elaborare un Piano condiviso e integrato, punta alla creazione di una collaborazione tra i vari soggetti operanti nel territorio di Palermo-Monreale-Cefalù per la salvaguardia del sito UNESCO.
Tale cooperazione è un elemento indispensabile per programmare una strategia di intervento adeguata alle reali esigenze e per favorire il coordinamento delle risorse economiche impiegate per la tutela e la valorizzazione dei luoghi.
Il Piano di Gestione si presenta come uno strumento flessibile in grado di assicurare la conservazione del valore eccezionale dei beni proposti, di analizzare le forze di cambiamento e di modificazione che si manifestano non solo nel contesto culturale, ma anche in quello socio- economico e in grado, attraverso il coinvolgimento di vari soggetti e portatori di interesse, di individuare gli obiettivi e le strategie operative da adottare per assicurare lo sviluppo sostenibile del sito e la tutela e valorizzazione del suo patrimonio culturale.
Il Piano di Gestione, dunque, non vuole limitarsi ad essere un semplice documento di analisi del territorio ma si propone come strumento strategico e operativo che individua gli obiettivi e provvede alla definizione delle azioni e delle strategie da adottare per il loro conseguimento. Uno strumento orientato a sviluppare sinergie conservative, capace di promuovere progetti di tutela e valorizzazione coordinati e che siano condivisi dai vari soggetti operanti nel territorio per la salvaguardia dei beni e in grado di favorire l’ottimizzazione delle risorse e la razionalizzazione degli investimenti economici.
DOSSIER DI CANDIDATURA per l’iscrizione nella WHL del sito seriale
“PALERMO ARABO-NORMANNA E LE CATTEDRALI DI CEFALÙ E MONREALE”
Un progetto promosso dalla Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia, dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana. Con i contributi della Fondazione di Sicilia e dei Comuni di Palermo, Cefalù e Monreale; degli arcivescovati delle diocesi di Palermo, Cefalù, Monreale e dell’Eparchia di Piana degli Albanesi.
Il progetto è ad opera della Fondazione Patrimonio UNESCO, diretto e coordinato dal prof. AURELIO ANGELINI.
Palermo, Cefalù e Monreale
Ad un visitatore che volesse apprezzare il fascino di Palermo e del suo patrimonio storico, monumentale e artistico, dal nucleo fenicio-punico al Liberty, la città si dispiegherebbe attraverso strade e antichi greti, finoalle acque della Cala, testimonianza dell’antico porto che in epoca greca diede il nome Panormos all’insediamento. Il suo percorso attraverserebbe la città arabo – normanna, la chiaramontana, la tardo – gotica, la rinascimentale e barocca, fino a raggiungere gli episodi del Liberty passando per la Palermo neoclassica.
Colpirebbero il visitatore la poliedricità, la varietà multicolore, la stratificazione materiale e culturale che ancora oggi permea il cuore della città, i muri e le strade, tra le voci multilingue che animano i mercati storici intrisi di profumi colorati.
Per secoli città capitale, Palermo riesce ancora oggi a sbalordire il forestiero con le sue contraddizioni, le sue cromie d’azzurro e arancio, di acqua, di sale, di sole e di fuoco.
Se tra i tanti possibili itinerari, dovessimo sceglierne uno solo,pur consapevoli di mettere da parte significativi livelli di stratificazione,la nostra preferenza favorirebbe certamente lo“strato” arabo- normanno. Viaggiatori e cronisti dell’età araba e normanna, fra X e XII secolo hanno descritto l’organismo urbano, gli edifici sacri (chiese e moschee), i palazzi lussuosi e giardini, dando testimonianza della loro sontuosità, della ricchezza delle essenze botaniche, dell’abbondanza delle fontane d’acqua, della varietà di culture, etnie e religioni. Questa varietà multiforme, che di fatto costituisce la specificità dello strato culturale arabo – normanno,capace di assorbire in sé diversi patrimoni di civiltà, l’arabo, il latino, il greco, l’ebraico, all’insegna dell’apertura e della tolleranza, non poteva non riflettersi nell’urbanistica, nell’edilizia e nelle manifestazioni artistiche in genere.
Dal Palazzo Reale di Palermo, monumento principe per la manifestazione della ricchezza e del potere politico e culturale del regno normanno, al Duomo di Monreale, che al suo interno custodisce la più vasta decorazione a mosaico dell’intera produzione del bacino Mediterraneo;dalla chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, simbolo della purezza del genio bizantino ortodosso, adorna di mosaici bizantini tra i più stupefacenti nel panorama della produzione di epoca comnena, al Palazzo della Zisa, che con le sue peculiarità costruttive e le sue forme cristalline rifrange le luci dell’architettura Ifriqena. Nel centro, come ago di bilancia, splende la Cappella Palatina il più sorprendente gioiello religioso sognato dal pensiero umano ed eseguito da mani di artista (Guy de Maupassant).In questo sito seriale risulta impensabile trascurare il Duomo di Cefalù, custode di mosaici che studiosi di arte bizantina come Viktor Lazarev classificarono eccellenti fra tutti ed egregiamente conservati.
La committenza normanna favorì forme di appropriazione culturale,divenendo allora ambasciatrice di un linguaggio nuovo, capace di combinare l’elemento bizantino e islamico con quello romanico d’oltralpe. Il risultato è un unicum che i visitatori come Goethe e Guy de Maupassant e i viaggiatori del Grand Tour hanno esaltato e reso noto nei loro resoconti e attraverso i diari di viaggio, sovente arricchiti da pittoresche raffigurazioni che prima dell’esordio della fotografia restituirono un’immagine fascinosa, dal carattere sensibilmente esotico, del capoluogo siciliano.
La produzione di epoca normanna appare come un ibrido che nell’ambito della storiografia artistica italiana sfugge ad ogni tentativo di classificazione. In realtà essa costituisce un endemismo peculiare, una summa originale, una sinfonia di stili innovativa e autentica, che ha stimolato notevolmente la produzione critica.
Tra tutti monumenti arabo-normanni presenti, ai fini della candidatura UNESCO, ne sono stati selezionati nove che preservano in modo pressoché integrale le componenti architettoniche e decorative e che, in virtù delle particolari attenzioni rivolte ad essi da parte delle istituzioni, si presentano in buono stato di conservazione. Tali monumenti inoltre beneficiano di adeguate misure di tutela da parte degli organi preposti.
Si tratta infatti delle opere più rappresentative e artisticamente rilevanti nelle quali è possibile riconoscere inequivocabilmente i tratti salienti dell’arte arabo – normanna in tutte le sue componenti e sfaccettature.
L’elenco dei monumenti proposti per la costituzione dell’sito seriale arabo-normanno, comprende:
1. Palazzo Reale e Cappella Palatina
2. Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
3. Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (Chiesa della Martorana)
4. Chiesa di San Cataldo
5. Cattedrale di Palermo
6. Palazzo della Zisa
7. Ponte dell’Ammiraglio
8. La cattedrale di Cefalù
9. La cattedrale di Monreale
Si è scelto di non candidare tutto il centro storico, perché l’Unesco non accetta più interi complessi urbani, ma si punta su un sito seriale tematico arabo-normanno che partendo da Monreale, con il suo celebre Duomo e il chiostro, raggiunga il capoluogo siciliano fino nel cuore del centro storico coinvolgendo in particolar modo i giardini e i monumenti annessi: il Palazzo Reale detto dei Normanni, la Cappella Palatina, la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (Chiesa della Martorana), la Chiesa di San Cataldo, la Cattedrale, il Palazzo della Zisa, il Ponte dell’Ammiraglio, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti. Un sito seriale che, infine, si concluda con il Duomo di Cefalù e il chiostro.
I monumenti sopra menzionati costituiscono, in un’ideale catalogazione, di monumenti che per i loro requisiti d’integrità, autenticità e condizioni di conservazione e fruizione, così come definiti necessari dall’UNESCO perché un bene possa essere iscritto alla World Heritage List – il vero e proprio sito seriale candidato a Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il grande patrimonio storico-architettonico e monumentale di Palermo, si compone di altri monumenti che, pur presentando il carattere di autenticità, al contempo soffrono di problemi in ordine alla loro conservazione e fruizione. Tali monumenti necessitano di interventi di natura gestionale e di azioni di intervento infrastrutturale. Si auspica che in futuro, intervenendo in merito a tali problematicità, l’sito seriale UNESCO arabo-normanno possa ampliarsi ricomprendendo anche tali monumenti:
1. Castello a Mare
2. La Cuba
3. Castello di Maredolce e il Parco della Favara
4. Chiesa di Santa Maria della Maddalena
5. Chiesa della Magione
Infine, Palermo presenta numerosi complessi architettonici chehanno caratteristiche e tracce arabo normanne ma che, per il complesso degli elementi in essa presenti, non hanno i requisiti richiesti dall’UNESCO e che quindi non rientrano formalmente nel sito seriale UNESCO, si tratta di tutti quei monumenti che, pur non essendo ammissibili a causa della perdita di elementi di originalità, sono comunque importanti e storicizzati e che andranno comunque valorizzati, nell’ambito dei progetti che riguarderanno il sito seriale UNESCO:
1. La Cuba Soprana (Villa Napoli) e la piccola Cuba
2. Cappella di S. Maria l’Incoronata
3. San Giovanni dei Lebbrosi
4. Chiesa di Santo Spirito (Chiesa dei Vespri)
5. Chiesa di Santa Cristina la Vetere
6. Uscibene
8. Qanat di Palermo
7. Bagni di Cefalà
Il sito seriale di Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale è costituito dalla selezione delle più significative realizzazioni,espressione di un sincretismo socioculturale che, durante il periodo di dominazione normanna, tra l’ XI e il XII secolo, dette vita ad uno straordinario patrimonio edilizio unico al mondo.
Gli elementi selezionati come “gruppo”, si basano sulle loro ottimo stato di conservazione (e questo è un caso eccezionale in cui gli edifici del periodo non si sono degradati al livello di archeologia) e sulle particolari variazioni dello stile “sincretico” che ciascuno di essi ha assunto.
Infatti, benché ogni edificio è parte di un tutto organico, essi singolarmente assumono delle caratteristiche uniche che, in ognuno dei casi, si coniugano in modi nuovi e diversi, ognuno riflettendosi autonomamente sulle tradizioni culturali di questo luogo, da quella islamica alla bizantina, la tradizione romana, e quella latina.
Dichiarazione di valore universale eccezionale che ne giustifica la candidatura
“L’insieme degli edifici costituenti l’sito seriale arabo normanno rappresentano un eccezionale valore universale come esempio di convivenza e interazione tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea (sincretismo culturale).
Tale fenomeno ha generato uno stile architettonico originale in cui sono mirabilmente fusi elementi bizantini, islamici e romanici, capace di volta in volta di prodursi in combinazioni uniche, di eccelso valore artistico e straordinariamente unitarie”.
Contenuti del Piano di Gestione
La prima fase di lavoro del Piano di Gestione UNESCO del sito seriale “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”, è di analisi conoscitiva del patrimonio: partendo dall’acquisizione della documentazione esistente circa gli elementi di interesse culturale, storico-architettonico e naturalistico-ambientale presenti nell’area. Parallelamente, in questa prima fase, si è prevista l’individuazione degli aspetti che caratterizzano l’identità territoriale e socio economica; si tratta quindi di un momento di valutazione delle risorse territoriali teso a definire l’importanza e il posizionamento dei vari elementi sul mercato di riferimento.
Fondamentale è la parte dedicata alla definizione degli obiettivi e delle strategie operative per un piano d’interventi e di azioni che ponga in essere le direttrici strategiche e gli obiettivi di lungo periodo al fine di assicurare l’integrità del sito, la tutela e valorizzazione del suo patrimonio culturale ma anche, più in generale, paesaggistico, nell’ambito di una strategia generale basata sulla sostenibilità e lo sviluppo durevole.
Tra questi, si possono citare a titolo di esempio: la tutela e conservazione del patrimonio per le future generazioni, la definizione di linee di sviluppo compatibile con la conservazione, la promozione di un turismo consapevole e che induca benefici alla popolazione residente.
Si sono quindi individuati delle strategie e degli obiettivi tematici che costituiscono l’articolazione dei piani di settore.
Il piano di azione perla conoscenza, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio, sviluppa le tematiche connesse con l’incremento della conoscenza degli strumenti per la tutela e la pianificazione e la proposta dei necessari correttivi
– Piano della conoscenza
– Piano della protezione
– Piano della conservazione
– Piano della valorizzazione del patrimonio ambientale
– Piano della valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale
Il piano di azione per la ricerca ela valorizzazione sociale, culturale ed economica, individua le modalità per un processo di crescita di consapevolezza da parte delle popolazioni locali sulla loro identità, espressa dal si¬stema patrimoniale del territorio; individua inoltre le modalità per la comunicazione all’esterno ditali valori, attraverso:
– Piano di azione per la ricerca sociale
– Piano di azione per la valorizzazione sociale
– Piano di azione per la ricerca culturale
– Piano di azione per la valorizzazione culturale del patrimonio materiale e immateriale
– Piano di azione per la ricerca economica
– Piano di azione per la valorizzazione economica
– Piano della comunicazione e del marketing territoriale
Attuazione e Valutazione: la struttura organizzativa
Per assicurare l’effettiva attuazione e la piena implementazione delle linee e delle disposizioni previste dal Piano di Gestione UNESCO per il sito seriale “Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” si è deciso di individuare gli strumenti opera¬tivi e gestionali in grado di promuovere, seguire e valutare tutte le azioni previste, utilizzando una struttura di gestione appositamente costituita, denominata Comitato di Pilotaggio.
Tale struttura si avvarrà per la parte esecutiva delle attività della Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia – promossa dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO – che ha, tra i suoi compiti istituzionali, la gestione dei siti siciliani dichiarati Patrimonio dell’Umanità, anche dal punto di vista della realizzazione delle azioni di tutela/valorizzazione progettate e intraprese tra quelle previste nei Piani di Gestione, nonché del loro monitoraggio.
Il Piano di Gestione elaborato intende, fornire uno strumento che faccia uso del grande appeal dei monumenti e della loro rilevanza mondiale per promuovere lo sviluppo sociale ed economico sostenibile attraverso la valorizzazione di tutto il patrimonio materiale e immateriale che è diffuso sull’intera area, coinvolgendo i numerosi enti pubblici e privati che hanno competenze e interessi nell’area, per perfezionare, ampliare e realizzare le politiche di conservazione e tutela relative al patrimonio paesaggistico e a tutti gli altri beni culturali, materiali e immateriali, presenti nell’area.
Enti promotori:
Regione Siciliana- Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana
Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia
Direzione del progetto:
Aurelio Angelini, Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia
Responsabili scientifici:
Maria Andaloro
Aurelio Angelini
Ignazio Buttitta
Maurizio Carta
Barbara Lino
Ruggero Longo
Francesca Riccio
Giovanni Ruggieri
Lidia Scimemi
Coordinamento generale e supporto tecnico-scientifico:
Francesca Riccio, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Segretariato Generale, Servizio I – Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO (direttore Gianni Bonazzi )
Testi e contributi: