Dolore e commozione per la scomparsa di Sebastiano Tusa
E’ scomparso il prof. Sebastiano Tusa (2/08/1952) , archeologo di fama internazionale e esponente di spicco della cultura italiana, impegnato politicamente per il riscatto della sua Sicilia. Il Paese e il mondo dell’archeologia sono sgomenti per la sua improvvisa scomparsa. Uomo, cittadino e assessore regionale dei Beni culturali, vittima assieme a altri concittadini che rappresentano la parte nobile dell’Italia, dell’incidente aereo del 10 marzo in territorio etiope.
Figlio dello stimato archeologo Vincenzo Tusa, che fu soprintendente del Beni Culturali della Sicilia occidentale negli anni ’60.
Laureato in lettere con specializzazione in paletnologia. Dirigente della Regione Siciliana. Negli anni Novanta è responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro. Nel 2003, durante scavi da lui diretti a Pantelleria, vennero trovati tre ritratti imperiali romani. Ha guidato la Sovrintendenza di Trapani e nel 2004 è nominato primo sovrintendente del mare della Regione Siciliana.
Ha organizzato missioni archeologiche in Italia, Pakistan, Iran, Irak. Nel 2005 ha guidato gli scavi a Mothia, riportando alla luce, sulla strada sommersa che conduce all’isola, delle strutture identificabili come banchine. Nel 2008 ha realizzato un film documentario con Folco Quilici sulla preistoria mediterranea a Pantelleria. Gli scavi da lui promossi, e condotti sul campo da Fabrizio Nicoletti e Maurizio Cattani, hanno anche confermato il ruolo di Pantelleria come “crocevia per i mercanti” in epoca antichissima.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, dagli anni 2000 è stato docente di Archeologia Marina nell’Università di Palermo, di Paletnologia presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, nell’Università di Bologna e nell’Università Philipps di Marburgo (Germania).
Grazie Sebastiano per quanto fatto per la scienza, per la tua terra e per l’eredità che ci lascia. Sit tibi terra levis.