PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE CONDIVISA E PARTECIPATA DEL PATRIMONIO MATERIALE E IMMATERIALE DELLA SICILIA
DOCUMENTO CONCLUSIVO
CONFERENZA DI PALERMO 19 Gennaio 2018
Preambolo
La Sicilia vanta il primato per il maggior numero di siti e beni iscritti nelle liste dell’UNESCO. Sette nel patrimonio materiale, due nel patrimonio immateriale e due nei Geoparchi, oltre ad essere regione rappresentativa della “Dieta mediterranea”.
Questo vasto e articolato patrimonio di siti e beni culturali, ambientali e legati alla specifica identità storica delle comunità locali, acquista ancora più valenza dal momento che essi sono stati individuati nella programmazione europea, quali grandi Attrattori culturali a forte valenza turistica nazionale e internazionale.
La Sicilia è meta di un turismo più ampio e diversificato su tutto il territorio regionale le cui destinazioni – siti archeologici, borghi antichi, musei, riserve naturali, parchi etc., meritano di essere valorizzate attraverso un Piano Strategico Regionale per una Promozione Integrata e Coordinata.
Premesso che
- 1. Il Parlamento UE e il Consiglio dll’Unione Europea hanno istituito per il 2018l’Anno europeo del Patrimonio Culturalecon l’obiettivo di:
- promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione sociale;
- rafforzare il contributo del patrimonio culturale dell’Europa alla società e all’economia attraverso i settori culturali e creativi.
In questa prospettiva la città di Palermo si è data un progetto e sta vivendo un percorso di città della accoglienza e della innovazione che trova riscontro nella Carta di Palermo 2015 sulla mobilità internazionale come diritto umano e sulle trasformazioni anche legate a innovazioni tecnologiche a servizio dei cittadini (per entrambe tali caratteristiche Palermo è stata proclamata unica European Smarter City 2017 da Ibm Foundation)
- Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. Il riconoscimento conferma la rilancio culturale del capoluogo siciliano nello scenario nazionale. Inoltre, l’adesione della Città Metropolitana al progetto di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 consente un ampliamento sul territorio più vasto, permettendo una più ampia trasformazione e rigenerazione urbana e sociale, fondata sul rispetto dei diritti, del patrimonio culturale e naturale e della legalità.
- Palermo ospiterà “Manifesta 12-2018”, l’importante mostra biennale europea di arte contemporanea. L’edizione di Palermo avrà la durata più lunga tra le edizioni sinora realizzate: si aprirà il 15 giugno 2018 e terminerà il 4 novembre 2018.
Considerato che
L’Italia ha votato a livello internazionale la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa del 2011 sul valore dell’eredità culturale per la società (Convenzione di Faro) che:
- definisce quale “eredità culturale”: “un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. Essa comprende tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato del l’interazione nel corso del tempo fra le popolazioni e i luoghi”;
- Gli Stati firmatari della Convenzione di Faro, tra cui l’Italia, hanno fissato i seguenti obiettivi della Convenzione:
- il “ruolo dell’eredità culturale nella costruzione di una società pacifica e democratica, nei processi di sviluppo sostenibile e nella promozione della diversità culturale”;
- “una maggiore sinergia di competenze fra tutti gli attori pubblici, istituzionali e privati coinvolti”;
- “mettere in luce il valore dell’eredità culturale attraverso la sua identificazione, studio, interpretazione, protezione, conservazione e presentazione”;
- “favorire un clima economico e sociale che sostenga la partecipazione alle attività inerenti l’eredità culturale” ;
- “promuovere la protezione dell’eredità culturale, quale elemento centrale di obiettivi che si rafforzano reciprocamente: lo sviluppo sostenibile, la diversità culturale e la creatività contemporanea” ;
- “arricchire i processi di sviluppo economico, politico, sociale e culturale e di pianificazione dell’uso del territorio”;
- “promuovere un approccio integrato alle politiche che riguardano la diversità culturale, biologica, geologica e paesaggistica al fine di ottenere un equilibrio fra questi elementi”;
- “rafforzare la coesione sociale promuovendo il senso di responsabilità condivisa nei confronti dei luoghi di vita delle popolazioni”.
Auspica che
- I siti e i beni UNESCO siciliani in forma singola e nel loro insieme, eccellenza riconosciuta nell’ambito del patrimonio culturale e ambientale della Regione, devono dotarsi di una guida sul modello del “Comitato di Pilotaggio” del sito Arabo-normanno, che coinvolga tutti i soggetti che a vario titolo svolgono un ruolo nella tutela e nella valorizzazione dell’area vasta in cui ricade il bene UNESCO, punto di partenza intorno al quale strutturare delle specifiche linee strategiche di indirizzo e di gestione, a partire dalla riscrittura e/o dalla approvazione di un nuovo “Piano di Gestione”, per programmare lo sviluppo sostenibile, non solo turistico del territorio e della Sicilia.
- L’intento comune deve essere quello di costruire una strategia condivisa del “Brand UNESCO Sicilia”che sia gestito e valorizzato in modo unitario da un punto di vista operativo, al fine di dare realmente avvio a una politica di sviluppo sostenibile e turistico fondata sulla tutela e la valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio naturalistico e ambientale della Sicilia.
- Promuovere in maniera più coordinata e strutturale la serie amplissima di beni culturali distribuiti nel territorio regionale per la costruzione di itinerari e, in generale, di un’offerta sistemica di turismo eco-culturale di grande qualità.
- L’obiettivo è realizzabile attraverso delle azioni di sistema tra loro strettamente correlate:
- il consolidamento della volontà politico istituzionale di puntare sullo sviluppo culture driven come leva strategica per il futuro della Sicilia, attraverso l’applicazione dell’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile 2030“;
- ampliamento delle risorse a disposizione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico-ambientale della Sicilia;
- incoraggiare e sostenere le attività economiche e culturali delle comunità locali connesse presenti nei siti e nei beni culturali, naturali e ambientali;
- la definizione e l’implementazione di un progetto di marketing territoriale che definisca un sistema di servizi e di risorse coinvolte nello sviluppo e nel governo dell’offerta turistica integrata;
- coordinare e mettere a sistema, gli operatori pubblici e privati;
- razionalizzare ed organizzare ruoli ed azioni degli attori istituzionali e degli stakeholders locali presenti sullo specifico territorio per favorire il processo partecipato dal basso (Place-based);
- intercettare nuovi target per la promozione del Patrimonio Unesco Sicilia;
- costruire percorsi culturali, naturali, prodotti e servizi all’avanguardia in grado di creare e/o migliorare l’«esperienza complessiva» del patrimonio culturale della Sicilia;
- miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, naturale, tramite interventi per la tutela, la conservazione, la manutenzione, gestione, il potenziamento e la qualificazione dei servizi connessi alla fruizione e alla promozione dei beni;
- accrescere la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale (materiale e immateriale), naturale, ambientale attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi, percorsi formativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate;
- strutturare azioni di sistema intorno alle vaste aree in cui ricadono gli attrattori UNESCO, attraverso azioni mirate per l’utilizzo produttivo ed efficace dei fondi previsti nella programmazione 2014-2020, mettendo insieme le autorità deputate, nei singoli Dipartimenti regionali, alla gestione della dei Fondi della programmazione per costruire strategie e percorsi condivisi dal basso (Place-based).
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COMITATO DI PILOTAGGIO DEL SITO UNESCO ARABO-NORMANNO
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CNI UNESCO
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FONDAZIONE PATRIMONIO UNESCO SICILIA