Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica

© OUR PLACE, Author: Susan Wright

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Anno di iscrizione nella World Heritage List:
2005

Ubicazione:
Sicilia Siracusa e Pantalica (SR) N37 3 33.984 E15 17 35.016

Documento Unesco:
ICOMOS N. 1200

Area del sito: 898 ettari
Buffer Zone: 5519 ettari

Il sito si compone di due elementi separati, contenente vestigia importanti di epoca greca e romana: la Necropoli di Pantalica contiene oltre 5000 tombe scavate nella roccia vicino a cave di pietra, la maggior parte delle quali sono datate dal 13° al 7° secolo AC. Anche vestigia di epoca bizantina restano nella zona, in particolare le fondamenta del Anaktoron (Palazzo del Principe). L’altra parte della proprietà, l’antica Siracusa, comprende il nucleo di fondazione della città, come Ortigia dai Greci di Corinto nel 8° secolo AC. Il sito della città, che Cicerone descrisse come “la più grande città greca e la più bella di tutte”, conserva vestigia come il Tempio di Atena (5° secolo AC, poi trasformato per servire come cattedrale), un teatro greco, un anfiteatro romano, un forte e altro ancora. Molti resti testimoniano la travagliata storia della Sicilia, dai Bizantini ai Borboni, intervallati dagli arabo-musulmani, i Normanni, Federico II di Hohenstaufen (1197-1250), gli Aragonesi e il Regno delle Due Sicilie. Il centro storico di Siracusa offre una testimonianza unica per lo sviluppo della civiltà mediterranea negli ultimi tre millenni.

Giustificazione per l’iscrizione

Criterio (ii): I siti e i monumenti che formano i siti di Siracusa e Pantalica costituiscono un accumulo unico, attraverso i secoli e nello stesso spazio, di notevoli testimonianze sulle culture del Mediterraneo. Criterio (iii): Siracusa e Pantalica offrono, grazie alla loro notevole diversità culturale, una testimonianza eccezionale per lo sviluppo della civiltà nel corso di circa tre millenni. Criterio (iv): Il gruppo di monumenti e siti archeologici situati a Siracusa (tra il nucleo di Ortigia e le vestigia in tutta l’area urbana) sono il più bel esempio di una straordinaria creazione architettonica che abbraccia diversi aspetti culturali (greci, romani e barocchi). Criterio (vi): l’antica Siracusa era direttamente legata a eventi, idee e opere letterarie di valore universale.

Descrizione

Siracusae Pantalica, attraverso la loro straordinaria diversità culturale, offrono una testimonianza eccezionale per lo sviluppo della civiltà nel corso di circa tre millenni. Situata sulla costa mediterranea della Sicilia sud-orientale, e avendo sempre goduto di un clima favorevole, la zona di monumenti e siti archeologici proposti per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale è stato abitata fin dall’epoca protostorica. La Necropoli di Pantalica si estende su circa 1.200 metri da nord a sud e 500 m da est a ovest nella regione di Sortino. In un’area colinare (caverne e precipizi) e un ambiente naturale di grande bellezza, circa 5.000 tombe sono visibili, la maggior parte delle quali sono state scavate nella roccia. Le ricerche archeologiche hanno portato alla luce, in questa zona, resti e vestigia di abitazioni risalenti all’epoca della colonizzazione greca. Materiali di origine micenea e strutture monumentali sono state riconosciute, permettendo l’identificazione dell’Anaktoron (Palazzo del Principe). Allo stesso modo, è stato possibile individuare un periodo di rioccupazione del sito nel 9°-10° secolo: la zona era infatti utilizzata per la difesa contro le invasioni della Sicilia da parte degli eserciti arabi. Nella parte che è stata abitata da tutto il periodo neolitico, e certamente dall’inizio del 13° secolo, Siracusa simbolizza dalla sua fondazione lo sviluppo della presenza greca nel Mediterraneo occidentale. Questa città, fondata nel 8° secolo è stata, secondo gli Antichi, molto grande ed estremamente bella. Il suo nucleo centrale, oggi l’isola di Ortigia, controllava due porti naturali che si erano già diventati famosi nell’antichità. Ortigia consisteva in cinque parti, dando origine al suo nome alternativo di Pentapolis. Le due porte sono ancora oggi identificabili: Porto Piccolo a est e Porto Grande a ovest. Ortigia ha una centralissima via principale e da una rete di strade che ricordano il piano ortogonale della città greca, costruito nel 7° secolo AC. I seguenti resti greci sono visibili (da nord a sud): Tempio di Apollo (Apollonion); Tempio ionico; Tempio di Atena (Athenaeion); Le Catacombe, le più grandi ad eccezione di quelle di Roma, risalgono al periodo paleocristiano. Successivamente, sono rimasti molti elementi che testimoniano la travagliata storia della Sicilia, dai Bizantini ai Borboni, passando dagli Arabi-musulmani, i Normanni, il governo di Federico II (1197-1250), la dominazione degli Aragonesi e il Regno delle Due Sicilie: la Chiesa di San Giovanni Battista (secoli quarto-16), la Chiesa di San Martino (secoli 6°-14°), Palazzo Bellomo (secoli 13°-18°), Palazzo Migliaccio, Palazzo Abeba Dunieli e Palazzo Francica-Nova (15° secolo), la Chiesa di San Francesco all’Immacolata (secoli 13°- 18°), la Chiesa del Collegio (costruita dai gesuiti nel 17° secolo). Il monumento più celebre, con la sua grande piazza, è la cattedrale, che incorpora i resti di un tempio greco risalente al 6° secolo AC. Gli scavi effettuati nel 1996-1998 sotto la piazza hanno arricchito la conoscenza della storia di Siracusa e dei suoi monumenti antichi. Costituito tra i 1952 e il 1955, il Parco Archeologico della Neapolis include i più spettacolari monumenti greci e romani che testimoniano il passato della Sicilia: il magnifico teatro greco; la zona Ninfeo (con la grotta); il santuario di Apollo; l’imponente altare di Ierone II (re di Siracusa dal 265 al 215 AC); l’anfiteatro romano; le grandi cave di pietra, note anche come il lautumiae; la necropoli di Grotticelle, che contiene la cosiddetta tomba di Archimede.

Fonte: UNESCO / CLT / WHC

Descrizione Storica

Siracusa, oltre alla sua storia – una delle più antiche del Mediterraneo occidentale (scavi e ricerche hanno portato alla luce una presenza umana esistente già nel Neolitico, e in particolare dal 13° secolo AC, e hanno confermato la presenza dei primi coloni greci – Corinthians che arrivò, secondo la tradizione letteraria, nel 734 AC) – ha vissuto la maggior parte delle vicissitudini della storia della Sicilia.

Sintesi storica: – 9° secolo AC: I Fenici colonizzano l’isola. – 8° secolo AC: I greci, a loro volta creano un insediamento sulla costa orientale della Sicilia (in particolare a Siracusa) e stabiliscono stazioni commerciali che rivaleggiano con quelle dei Fenici, e poi quelle di Cartagine, le metropoli occidentali dei Fenici. – 5°- 4° AC: Siracusa, città principale dell’isola, esercita il controllo egemonico su tutta la Sicilia (in particolare sotto Dionisio il Vecchio: 405-367 AC). – 212 AC: Roma vince la prima guerra contro Cartagine, conquista la Sicilia e la rende una provincia, che poi diventa un vero e proprio granaio. Siracusa è occupata dopo un lungo e amaro assedio (213-212). – 5°- 6° AC: La dominazione dei vandali è seguita dalla conquista bizantina (che durò fino al 9° secolo). – 9°-10° secolo: Gli arabo-musulmani, dopo aver conquistato la Sicilia sconfiggendo i Bizantini, la trasformano in un emirato. L’isola prospera e Palermo, la sua capitale, diventa un notevole e brillante centro culturale e artistico. – 1061-1091: Dominio normanno di tutta l’isola. – 12° secolo: La Sicilia diventa il centro di una monarchia ricca e potente, con la fioritura di una civiltà brillante e composita. – 1197-1250: Il periodo glorioso di Federico II Hohenstaufen. – 1266: Il duca d’Angiò, Carlo I, fratello di San Luigi, viene incoronato re di Sicilia da parte del Papa. – 1282-1442: La Sicilia è sotto il controllo di Aragona. – 1442-1458: I regni di Napoli e Sicilia sono uniti formando il Regno delle Due Sicilie.

Fonte: Advisory Body Evaluation

 

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