Monte Etna

© Ente Parco Etna, Author: Ente Parco Etna

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Anno di iscrizione nella World Heritage List:
2013

Ubicazione:
Etna – Sicilia N374522 E145948

Documento Unesco:
ICOMOS N 14

Area del sito: 19237 ettari
Buffer zone: 26220 ettari

Anno di iscrizione nella World Heritage List: 2013

L’Etna è un sito iconico che comprende 19,237 ettari disabitati sulla parte più alta del Monte Etna, sulla costa orientale della Sicilia. L’Etna è la montagna più alta dell’isola e tra i vulcani più attivi del mondo. La storia eruttiva del vulcano può essere fatta risalire 500.000 anni e almeno 2.700 anni di questa attività è stata documentata. L’attività eruttiva quasi continua del Monte Etna continua a influenzare vulcanologia, geofisica e altre discipline scientifiche della Terra. Il vulcano supporta anche importanti ecosistemi terrestri tra cui flora e fauna endemiche e la sua attività lo rende un laboratorio naturale per lo studio dei processi ecologici e biologici. La vasta gamma di caratteristiche vulcaniche: crateri sommitali, coni di cenere, colate di lava e la depressione Valle de Bove hanno reso il sito una destinazione privilegiata per la ricerca e la conoscenza del tema.

Breve sintesi

Il sito Etna Patrimonio dell’Umanità (19.237 ettari) comprende l’area del vulcano Etna più rigorosamente protetta e scientificamente importante, e fa parte del Parco naturale regionale dell’Etna. L’Etna è rinomato per il suo eccezionale livello di attività vulcanica, e la documentazione della sua attività risale ad almeno 2.700 anni fa. La sua notorietà, importanza scientifica, e valore culturale ed educativo sono di rilievo mondiale. Criterio (viii): L’Etna è uno dei vulcani più attivi e iconici al mondo, e un esempio eccezionale di processi geologici in corso e formazioni vulcaniche. Lo stratovulcano è caratterizzato da quasi continua attività eruttiva dai suoi crateri sommitali e abbastanza frequenti eruzioni di lava da crateri di flusso e fessure sui suoi fianchi. Questa eccezionale attività vulcanica è stata documentata dagli esseri umani per almeno 2.700 anni – tra le antiche documentazioni al mondo di vulcanismo storico. Le varie caratteristiche vulcaniche, crateri sommitali, coni di cenere, colate di lava, grotte laviche e la depressione Valle de Bove, hanno fatto dell’Etna una destinazione privilegiata per la ricerca e la conoscenza. Oggi l’Etna è uno dei vulcani più studiati e monitorati di tutto il mondo, e continua a influenzare vulcanologia, geofisica e altre discipline scientifiche della Terra. La notorietà del Monte Etna, la sua importanza scientifica, e il valore culturale ed educativo sono di rilievo mondiale.

Integrità

I confini della proprietà sono chiaramente definiti e comprendono le più importanti caratteristiche geologiche del monte Etna. La proprietà comprende ben poco delle infrastrutture: alcune foreste/montagne, una serie di rifugi di base lungo le principali piste forestali, e più di 50 piccole stazioni di monitoraggio sismico e un osservatorio scientifico. Una zona cuscinetto di 26.220 ettari circonda la proprietà, comprese le parti di Parco Naturale Regionale del Monte Etna, e due zone di turismo. Queste zone turistiche includono alloggi (hotel, rifugi), parcheggi, ristoranti, bar, una teleferica, seggiovie e impianti di risalita per il turismo sciistico, punti di informazione, chioschi dove acquistare biglietti per visite guidate, escursioni a cavallo/asino.

Requisiti di protezione e di gestione

Il Parco dell’Etna (Etna Park) è stato istituito come Parco Naturale Regionale con Decreto del Presidente della Regione Sicilia nel mese di maggio 1987. La proprietà comprende parte del Parco, che include la zona definita come “riserva”. Inoltre, nove siti Natura 2000 si sovrappongono alla proprietà, fornendo una protezione aggiuntiva per il 77% della superficie ai sensi della normativa europea. Le norme previste nel decreto prevedono un’adeguata tutela dei valori chiave della proprietà. Dal completamento del processo di acquisizione di terreni nel 2010, il 97,4% della superficie dell’area è di proprietà pubblica (regione o comunità). Al contrario, il 56,6% della zona cuscinetto è di proprietà privata. La gestione della proprietà è coordinato dall’Ente Parco dell’Etna, stabilito come l’autorità di gestione del Parco dell’Etna con Decreto del Presidente della Regione Sicilia nel maggio 1987, in stretta collaborazione con l’Autorità regionale delle foreste statali e regionale e il Corpo Forestale. La direzione è guidata da un piano di gestione a lungo termine e programmi di intervento triennali. L’area non ha popolazione permanente, è priva di strade, e il suo uso è limitato alla ricerca e la ricreazione. L’accesso dei veicoli alla rete limitata di piste forestali e di montagna è strettamente controllato (per esempio attraverso cancelli e recinzioni) ed è consentito solo per fini di gestione del parco e attività autorizzate come la ricerca e o tour con 4 × 4 sulla strada principale dalle strutture turistiche nella zona cuscinetto per l’osservatorio INGV. Fatta eccezione l’eventuale manutenzione dell’osservatorio, non sono consentiti o previsti progetti di costruzione all’interno della proprietà. L’accesso del pubblico alla cima del Monte Etna può essere ufficialmente vietato per ragioni di sicurezza, anche se il regolamento è difficile da far rispettare. Attività ricreative organizzate come la mountain bike e passeggiate a cavallo/asino necessitano di un’autorizzazione in anticipo. Anche se sembrano essere limitate allo stato attuale, hanno bisogno di essere ben monitorate e gestite per evitare impatti negativi, quali l’erosione e disturbo della fauna selvatica. Non sono ammessi cani nella proprietà e la caccia illegale sembra essere sotto controllo. Il pascolo a bassa intensità è consentito e si verifica in alcune parti della proprietà nella stagione estiva. Interventi selvicolturali limitati sono implementati nella proprietà per ridurre il rischio di incendi boschivi e mantenere vie di accesso. Il cambiamento climatico ha il potenziale per aumentare il rischio di incendi boschivi nella regione e l’impatto delle specie e delle comunità sull’Etna. Pericoli naturali derivanti dalla attività vulcanica rappresentano un rischio costante per determinate strutture del parco e non solo. È necessario rafforzare le strutture del parco, tenendo conto delle migliori pratiche e lezioni apprese in altri analoghi beni del Patrimonio Mondiale.

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1. Piano di gestione MONTE-ETNA

2. Piano di gestione MONTE-ETNA

3. Piano di gestione MONTE-ETNA