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Il patrimonio Immateriale

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pantelleria vite

Lunedì 26 novembre alle 21.10 su RAI Cultura andrà in onda la trasmissione

“Patrimonio dell’Italia, eredità del mondo”.

Verranno presentati tra glia altri:

LA COLTIVAZIONE DELLA VITE DI PANTELLERIA, LA DIETA MEDITERRANEA, IL TEATRO DEI PUPI SICILIANI, IL CANTO A TENORE SARDO E LA FALCONERIA.

 

LA VITE AD ALBERELLO DI PANTELLERIA

Una pratica agricola che rappresenta un esempio unico nel suo genere di coltivazione della vite, tramandatasi di generazione in generazione nella comunità pantesca.
L’alberello pantesco è basso e riparato da una conca di terreno realizzata per permettere la produzione di uva e la vita stessa della pianta in condizioni climatiche avverse che caratterizzano Pantelleria per 9/10 mesi l’anno.

 

LA DIETA MEDITERRANEA

rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta
fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo come nelle zone della Soria in Spagna, Koroni in Grecia, Cilento in Italia e Chefchaouen in Marocco. Le donne svolgono un ruolo indispensabile nella trasmissione delle competenze, così come della conoscenza di riti, gesti tradizionali e celebrazioni, e nella salvaguardia delle tecniche.

 

OPERA DEI PUPI

Il teatro dei burattini conosciuto come dell’Opera dei Pupi è nato in Sicilia agli inizi del XIX secolo e ha avuto grande successo tra le classi popolari dell’isola. I burattinai raccontato storie basate su fonti bibliografiche cavalleresche medievali e altre, come i poemi italiani del Rinascimento, le vite dei santi e storie di banditi famosi. I dialoghi in queste performance erano in gran parte improvvisati dai burattinai. Le due principali scuole di marionette siciliane di Palermo e Catania si distinguevano principalmente per le dimensioni e la forma dei burattini, le tecniche di funzionamento e la varietà dei fondali dei palchi molto colorati.
Questi teatri erano imprese spesso a conduzione familiare; la scultura, la pittura e la costruzione dei burattini, rinomati per le loro espressioni intense, sono stati eseguiti da artigiani con metodi tradizionali. I burattinai hanno costantemente cercato di superarsi a vicenda con i loro spettacoli, e hanno esercitato una grande influenza sul loro pubblico. In passato, queste performance hanno avuto luogo nel corso diverse serate offerto l’opportunità per incontri sociali.
Gli sconvolgimenti economici e sociali causati dallo straordinario boom economico del 1950 hanno avuto un effetto considerevole sulla tradizione, minacciando le sue stesse fondamenta. A quel tempo, simili forme di teatro in altre parti d’Italia sono scomparse, alcune sono riemerse una ventina di anni più tardi. L’Opera dei Pupi è l’unico esempio di una tradizione ininterrotta di questo tipo di teatro. A causa delle attuali difficoltà economiche i burattinai non possono più vivere della loro arte, il che li spinge a rivolgersi a professioni più remunerative. Il turismo ha contribuito a ridurre la qualità delle prestazioni, che in precedenza erano rivolte a solo un pubblico locale.

 

CONVENZIONE UNESCO PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE

Approvata il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale dell’UNESCO Entrata in vigore alla 40ma ratifica, il 30 aprile 2006 Ratificata dall’Italia il 27 settembre 2007 con Legge n. 167 L’Italia è attualmente membro del Comitato Intergovernativo della Convenzione e lo resterà fino al 2012

Tra i suoi principali obiettivi, la Convenzione Patrimonio Immateriale intende salvaguardare gli elementi e le espressioni del Patrimonio Culturale Immateriale, promuovere (a livello locale, nazionale e internazionale) la consapevolezza del loro valore in quanto componenti vitali delle culture tradizionali, assicurare che tale valore sia reciprocamente apprezzato dalle diverse comunità, gruppi e individui interessati e incoraggiare le relative attività di cooperazione e sostegno su scala internazionale (articolo 1).

Ai fini della Convenzione, il patrimonio immateriale è descritto come “le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale” (articolo 2).

Gli ambiti del patrimonio immateriale sono i seguenti (articolo 2.2):

  1. a)    tradizioni ed espressioni orali (compreso il linguaggio in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale);
  2. b)    arti dello spettacolo;
  3. c)    consuetudini sociali, eventi rituali e festivi;
  4. d)    cognizioni e prassi relative alla natura e all’universo;
  5. e)    saperi e pratiche legati all’artigianato tradizionale.

Beni italiani attualmente iscritti nella ICH:

LA VITE AD ALBERELLO DI PANTELLERIA

Pratica agricola tradizionale di coltivazione della vite ad alberello della comunità di Pantelleria

OPERA DEI PUPI

Opera dei Pupi, teatro dei pupi siciliano

CANTO A TENORE

Canto a tenore, canzoni pastorali sarde

ARTE DEL VIOLINO A CREMONA

Tradizionale arte del violino a Cremona 

DIETA MEDITERRANEA

Dieta mediterranea

LE MACCHINE A SPALLA

Per saperne di più:

www.unescosicilia.it

www.unesco.it

www.unesco.org

 

Posted on 26 Novembre 2018EVENTI
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